Sant’Angelo

Una lunga passeggiata in riva al mare, il mare aperto dai riflessi di giada dei Maronti vi condurrà a Sant’Angelo. Sant’Angelo una manciata di case colorate, un piccolo molo turistico, stradine strette dove si va solo a piedi, boutique di lusso e bar ridenti, tutto avvolto nel profumo delle alghe del mare, del mare che gira intorno

Partendo dalla frazione di Testaccio, a Barano – se le lunghe camminate non vi fanno paura – imboccate una delle strade più panoramiche dell’isola, la via a tornanti che porta alla spiaggia dei Maronti. Sono un paio di km di cammino tutto in discesa; ad ogni svolta un punto di vista più ravvicinato della baia che termina con l’isolotto di Sant’Angelo.

Fatevi rapire pure da questo paesaggio marino che in inverno è ancora più romantico, ma ogni tanto osservate anche le pareti di tufo e le dolci colline che cingono le spalle della spiaggia e capirete l’origine del suo nome: mare e monti insieme, mare e monti in un solo luogo. Raggiunta la piazzola dei Maronti troverete la discesa per la spiaggia. Sappiate che questa lunga strada di sabbia è una delle più calde dell’isola, non vi meravigliate dunque se troverete un clima completamente differente dal punto in cui siete partiti. Questa grande baia riparata dai venti è baciata dal sole anche in pieno inverno.

Vi consigliamo una deviazione lungo il percorso, una volta giunti all’altezza della valle di Cava Scura; qui, infatti, si apre un cammino ombroso chiuso tra due alte pareti di tufo che giunge alla fonte da cui la zona prende il nome. 
Cavascura è una delle sorgenti termali più celebri dell’isola, frequentata sin dall’epoca degli antichi romani. Una volta visitata imboccate una stradina di fianco al ristorante Jesca, che si apre sulla vostra destra; questa salita porta ad un sentiero alternativo sulla collina. La strada è sterrata ma agevole.

Da qui si gode un panorama bellissimo sulla spiaggia dei Maronti e sul monte Sant’Angelo. Sia la stradina in alto, che il percorso sulla spiaggia, portano allo stesso punto: una strada in salita che costeggia lo stabilimento termale Aphrodite Apollon, di cui è visibile un grosso “soffione” termale. Anche questa che comincia qui è una strada deliziosa, piena di piante e fiori; la via si snoda tra antichi alberghi di Sant’Angelo, giardini ed orti a terrazza sul mare. I roseti antichi fioriscono fino a dicembre, i fiori dei melograni rosseggiano, e tra i limoni e gli aranci i gelsomini tessono pareti profumate…

Finita la salita giungerete alla bianca chiesa campestre di San Michele Arcangelo. Da qui in poi la strada è tutta in discesa e conduce tra vicoli e vicoletti nel cuore di Sant’Angelo. L’antico villaggio di pescatori è in estate un ritrovo mondano molto chic, mentre in inverno il borgo riprende il suo antico volto: le reti ad asciugare al sole, i gatti nella piazza, le finestre mute, le barche tirate a secco sulla spiaggia vi proietteranno una dimensione fuori dal tempo, dove le ore sono scandite da alba e tramonto. E che tramonti a Sant’Angelo!

Determinante ‘cameo’ della baia troneggia ad uno degli estremi della spiaggia Sant’Angelo: grazioso sobborgo, un tempo primitivo villaggio di pescatori.

Questa penisoletta non ha uguale nel territorio geografico nazionale. Attualmente le vecchie case di pescatori che sorgono alle radici del monte, sono confuse ai lussuosi alberghi che fanno di S. Angelo, una piccola Capri.

A S. Angelo si prova un senso di rasserenante riposo: qui sono bandite le macchine e i bolidi che sfrecciano sulla statale dell’isola qui non possono accedere. Bar e ristoranti all’aperto, vi accolgono tra cielo, mare e monti.

Nei suoi dintorni abbondano acque termali. Lungo la spiaggia che porta alla Marina dei Maronti vi sono le famose Fumarole: bisogna stare attenti a non camminare a piedi scalzi poiché la sabbia è bollente!

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